lunedì 26 ottobre 2009

perdita e sogno

tre giorni fa ho perso una persona a me molto cara.
oggi ci siamo riuniti tutti per darle l'ultimo saluto, l'ultimo abbraccio, l'ultimo bacio.
è sempre difficile accettare una perdita, anche quando questa è in qualche modo preannunciata da una malattia o dall'inevitabile passare del tempo che plasma e trasforma il corpo, in un lento logorio. una volta ho sentito qualcuno dire che si nasce piccoli, rugosi e terribilmente stanchi e quando si muore si è altrettanto piccoli, rugosi e stanchi. e lei se n'è andata proprio così, consumata dalla sua lunga vita, si è spenta piano piano, giorno dopo giorno, come una candela che per lunghissimi anni ha affrontato con vigore l'ardore della fiamma.
quando una persona va via così, quasi in sordina, lascia che coloro che le sono stati accanto possano quasi abituarsi, in modo graduale, alla sua scomparsa e fa sì che attorno a lei il dolore di chi resta venga lenito da un'atmosfera in cui la sofferenza dovuta al distacco e alla perdita si fonde con la dolcezza dei ricordi e del tempo passato.
in questo momento non resta che condividere i pensieri e le emozioni, rimanere vicini e uniti, ma altro tempo ci vorrà perchè il nostro cuore e la nostra mente prendano reale coscienza del solco e del vuoto che questa persona ha lasciato inesorabilmente.
a lei che non potrò più incontrare, vedere, ascoltare, abbracciare nella realtà che mi circonda dedico questa canzone, nella speranza di poterla ritrovare nel mio mondo, quello interiore, nel silenzio del mio cuore e nei miei sogni.
"sogno che ti prendo come neve a ciuffi
soffio sui baci allontanati
sui baci tuoi versati
sogno la mia carne trasformarsi in puro
spirito
mi accorgo che sei sveglio
mi scordo che ti afferro
ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola
ci sarà qualcosa per cui valga la pena
ci sarà qualcosa che mi può stordire
ci sarà qualcosa, anche una cura, un sogno per
morire
a te che te ne vai
dono la mia dolcezza
estrema vertà
eterna mi incertezza
a te che te ne vai
sche sprofondo in questo viaggio mio mentale
e tutto è nella notte
notte tutta uguale
sogno che sei un urlo di bambino intrappolato
il gioco è cominciato e giò è finito il gioco
sogno che divento il tuo piccolo gigante
sul prato sei un diamante, nel prato a piedi
nudi
sogno che entra il mare in questo bosco di
frattaglie
ed io conosco i funghi e tu raccogli i fondi
ci sarà qualcosa nei tuoi occhi viola
ci sarà qualcosa nella vita per cui valga la
pena
ci sarà qualcosa persa per la strada
ci sarà qualcosa che ritorna e che ti fa partire
ora
a te che te ne vai
e diventi un'ossessione
non cederò la notte
perduta mia illusione
a te che te ne vai
e diventi un'invasione
non cederò la notte
eterna mia ossessione
e diventi un'invasione
ti aspetterò la notte
eterna mia ossessione"

sogno di gianna nannini




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